Jun 6, 2010

Inno nazionale, lacrime, donne.

Succede che un quarantacinquenne con solide convinzioni, diciamo, internazionaliste si commuova ascoltando l'inno nazionale. Sì, il nostro patetico amato odiato "italienische zumpappà" di Goffredo Mameli. Condizione aggravante: questo accade davanti al televisore che trasmette la finale di un torneo di tennis. Il quarantacinquenne davanti alla tv sono io e Francesca Schiavone è la prima donna italiana che vince il torneo internazionale di Parigi, sulla terra rossa del Roland Garros. Entra nella storia dei grandi sportivi quasi stupita di se stessa, ma entusiasta. Ha uno sguardo e un sorriso disarmanti. Bacia la terra, abbraccia e bacia il trofeo. Ha l'aria di una donna davvero decisa e dura, ma allegra. In una parola: bella. Non bella come son belle le veline, bella.
Ma il punto non è questo, il punto è che quando annunciano il suo nome e suonano l'inno di Mameli lei sorride soddisfatta, canta tra sé e trasmette attraverso lo schermo del televisore l'immagine che vorresti avesse l'Italia in giro per il mondo. Non cialtrona, non sbruffona, non furbetta. Simpatica e basta. Che arriva magari un po' in ritardo, poco abituata agli onori del mondo, ma si impegna sempre fino all'ultima goccia di sudore. Francamente, solo una donna può contenere il misto di smarrimento, solidità, forza e dolcezza che aveva oggi il volto di Francesca Schiavone. E mi piacerebbe fosse il volto di noi che viviamo in questo paese complicato.

May 9, 2010

Best of anni zero (in ordine sparso)

m.i.a., kala
yo la tengo, and then nothing turned itself inside out
dusk & blackdown, margins music
wilco, yankee hotel foxtrot
clouddead, clouddead
belle and sebastian, dear catastrophe waitress
elliott smith, figure 8
baustelle, amen
shins, chutes to narrow
amy winehouse, back in black

Sep 23, 2009

Jul 31, 2006

I shot a man in Reno

Adoro Johnny Cash. E non sono neanche l'unico, tutt'altro.
A me piaceva da impazzire anche prima che diventasse di moda nell'immaginario indie. E se mi avessero detto che avrei potuto ascoltarlo cantare insieme a Joe Strummer una canzone di Bob Marley, non ci avrei creduto. Mi piaceva anche il tum-ciaca-tum-ciaca-tum suonato nelle prigioni, molto molto prima delle ristampe lussuose.
Naturalmente tutto il suo fascino è prodotto dalla sua voce, e dalla sua faccia. Senza quella voce, e quella faccia, sarebbe un patetico raulcasadei americano fascista. Invece, sebbene si sia molto spesso comportato come un patetico raulcasadei americano fascista, io continuo a pensarlo un adorabile delinquente, che fa piangere tanto è bravo e intenso e vero.

Jul 30, 2006

Moz

Quando ero gggiovane era obbligatorio ascoltare gli Smiths. Ma a me allora Morrisey stava un po' antipatico. Adesso sono solo in casa e lo sto ascoltando dal vivo ad Earls Court ("thank you for coming here, thank you for being you") e mi sto rendendo conto di quanto sia tremendamente bravo e soprattutto di quanto gli Smiths e la sua voce possano materializzare (sub specie malinconica) i nostri odiati (anche se adesso li amiamo tutti perchè allora eravamo gggiovani) anni ottanta.

Jun 12, 2006

Noi

Ieri il nostro culto delle cose tremende ondeggiava per il campo. Se vi capita di leggere cose tipo il Delle Alpi "ribollente di passione" sappiate che non si tratta di retorica. Era davvero così. Lo è stato altre volte, molte altre volte. Ma ieri sera ho davvero avuto la sensazione che il nostro fiato, il nostro sudore, fossero un pezzo della partita che si giocava. Ieri ho visto materializzata quella strana idea che coltiviamo noi, il Toro. Che con il calcio che si legge poi sui giornali e si sente e guarda in televisione ha un rapporto importante ma non esclusivo. E' davvero un'altra cosa. Un'idea del mondo, direi. Ma pre-politica, addirittura pre-civile. Un residuo tribale. Non ha un potere salvifico: se sei un piciu del Toro, rimani un piciu. Ma bisogna ammettere che una carta in più te la offre, sarai sempre un fratello nella tragedia e nella gioia.

Jun 28, 2005

Domenica sera

"cinquantacinquemila allucinati che si chiedono: perché mi è toccata questa disgrazia meravigliosa nella vita?" (Gramellini su La Stampa di ieri) .
Se non siete del Toro non potete capire. Se siete del Toro, viva noi.

Apr 27, 2005

Nel bosco

Così, per informazione. Il 24 maggio uscirà il nuovo disco delle grandi grandi Sleater-Kinney.

Apr 7, 2005

Grazie everybody

So che verrà anche il tempo del naso contro il muro, dei distinguo, delle insoddisfazioni, dei mugugni. Ma per ora, viva Mercedes qui vicino e viva Nichi laggiù, che spettacolo. Che goduria. Godiamocela.

Nov 30, 2004

It don't bother me

Non so bene perché, a dire il vero, ma nelle sere come questa non conosco nessun altro bravo come lui.

Nov 7, 2004

Sorry everybody


(via Macchianera)

Nov 6, 2004

Magnetic resonance

Stare dentro il tubo della risonanza magnetica è un'esperienza da non perdere. Ma solo se all'uscita ti dicono che non c'è nulla di grave. Dentro, è una seduta di musica elettronica. Colta. Minimale, ma molto articolata. Cambi di ritmo, loop, anche qualche assolo. Forse con una linea di basso in evidenza sarebbe più accattivante, ma meno cerebrale.

Nov 4, 2004

L'intera religione settentrionale delle cose era giunta al termine

"The madness of an autumn prairie cold front coming through. You could feel it: something terrible was going to happen. The sun low in the sky, a minor light, a cooling star. Gust after gust of disorder. Trees restless, temperatures falling, the whole northern religion of things coming to an end. No children in the yards here. Shadows lengthened on yellowing zoysia. Red oaks and pin oaks and swamp white oaks rained acorns on houses with no mortgage. Storm windows shuddered in the empty bedrooms."
Jonathan Franzen, The Corrections.

Senza titolo

"Poiché avere una tradizione è meno che nulla, è solo cercandola che si può viverla" (Cesare Pavese, introduzione a Herman Melville, Moby Dick ).

Ripetizione


Ascoltato molti anni fa alla radio (e ricomparso senza motivo adesso nei miei pensieri). Era un antropologo e diceva: la ripetizione di uno stesso tema è uno strumento di conservazione della memoria. Tipicamente nei riti, nelle culture popolari. Il blues, ad esempio.

Nov 3, 2004

Going underground

La metropoli è una città con la metropolitana. Una geografia sotterranea e colorata (e buia, anche).

Nov 1, 2004

Cose semplici


Le musiche cercano luoghi e vi si attaccano. Io, dopo averlo a lungo cercato, ho da poco scoperto il luogo di Simple things, Zero7. Non è Londra. E' la spiaggia di Barceloneta, verso le sei di pomeriggio a fine ottobre con il vento freddo e il sole ormai basso. Seduti nel bar sulla sabbia. Gli aerei che si muovono piano dietro i cubi arrugginiti di Rebecca Horn.

Poi chiedi a qualcuno

Se andate o siete a Barcellona e amate la musica, la vostra via è Tallers, che parte di sbieco dalle Ramblas, non lontano da Placa Catalunya. Nel Raval, forse il più bello dei quartieri di Barcellona.

Aug 3, 2004

Ottanta

Negli ottanta alla fine il punk ci ha conquistati e salvati dalla nutrizione a base di brusprinstin e uestcost, noi ex lettori del Mucchio Selvaggio. Però c’era una cosa che detestavo. E oggi mi fa tenerezza. Era quel suono new wave inglese che trovavi dappertutto, persino nei CCCP. Non so cosa facessero in sala di incisione, ma tutti i dischi avevano questo suono freddo pulitino e un po’ compresso, tastiere e sintetizzatori che facevano gning gning gniiing, non so se rendo l’idea, la batteria tcich tcich e non tump tump, persino le chitarre criing criiing e non dleng dleng.

Jul 12, 2004

Must I paint you a picture?

Lo conosciamo. E' il nostro amico, che abita qualche muro di mattoni rossi più in là. Andiamo con lui al pub e parliamo di sole, mare e socialismo. Ha una bella faccia da billybragg. Al Palasport. Il giorno dopo un concerto di Bob Dylan, sullo stesso palco. E infatti solo con la sua chitarra disse, come dice lui, "wow, soim stoig [cioè: same stage] of bob dyln!" e cantò anche "the toims they or a-cioingin", da far venire la pelle d'oca.

Jul 9, 2004

Posso vedere per chilometri

(Opere di san Pietro Townshend)
...ma io oggi mi sono ricordato di quanto mi è piaciuta e mi piace I can see for miles. Anfetaminica, circolare (o ellittica?). Non smetteresti di ascoltarla e non riesci a stare fermo.

Jul 8, 2004

Opere dei santi Giovanni Lennon e Paolo McCartney

I am he
As you are he
As you are me
And we are all together.
See how they run
Like pigs from a gun
See how they fly. I’m crying.
Sitting on a cornflake - waiting for the van to come.
Corporation teeshirt, stupid bloody
Tuesday man you been a naughty boy
You let your face grow long.
I am the eggman oh, they are the eggman -
Oh I am the walrus GOO GOO G’JOOB.
Mr. City policeman sitting pretty little policeman in a row,
See how they fly
Like Lucy in the sky
See how they run. I’m crying - I’m crying I’m crying.
Yellow matter custard dripping from a dead dog’s eye.
Crabalocker fishwife pornographic
Priestess boy you been a naughty girl,
You let your knickers down.
I am the eggman oh, they are the eggmen -
Oh I am the walrus. GOO GOO G’JOOB.
Sitting in an English garden waiting for the sun,
If the sun don’t come, you get a tan from
Standing in the English rain.
I am the eggman, oh, they are the eggmen -
Oh I am the walrus. G’JOOB, G’GOO, G’JOOB.
Expert texpert choking smokers
Don’t you think the joker laughs at you? Ha ha ha!
See how they smile,
Like pigs in a sty,
See how they snied. I’m crying.
Semoline pilchards climbing up the Eiffel Tower.
Elementary penguin singing Hare Khrishna
Man you should have seen the kick in Edgar Allen Poe.
I am the eggman oh, they are they eggmen -
Oh I am the walrus GOO GOO GOO JOOB
GOO GOO GOO JOOB GOO GOO
GOOOOOOOOOOOJOOOOOB.

Jul 7, 2004

Vabbè (ri)cominciamo

Scriverò qualcosa qui.